martedì 6 gennaio 2009

L'attesa

7 Gennaio, ore 5 del mattino.
Uno sguardo al calendario, appeso maldestramente sopra lo schermo del computer. Ogni giorno, ogni casellina, con una X rossa al centro. Lo sguardo corre veloce, sfoglio rapidamente pagina ed eccomi al 25 Febbraio, dove c'è un piccolo segno e una scritta, quasi accennata: "ST - @BAL". Ancora, giro pagina, 5 Marzo, altra scritta: WBC. Ancora avanti, 6 Aprile. Stavolta la scritta è chiara, inequivocabile: "@CIN".
Lo so, la matematica non è mai stata il mio forte, ma se tutto va bene, fra meno di un mese e mezzo si tornera' alla vita.
Basta (in parte) notizie di mercato, arbitraggi, free agent, scambi. Ora parla il campo. Neanche il tempo di iniziare il tradizionale allenamento primaverile, che subito i nostri eroi (o meglio, buona parte di loro) si daranno battaglia nel molto meno tradizionale World Baseball Classic 2009.
Poi, il 6 Aprile, potremo lasciarci dietro questi duri mesi invernali, e dopo l'antipasto serale del 5, fra Phila e Atlanta, tornare a respirare l'aria del campionato.
All'occhio del profano tutto questo (forse, a ragione) puo' apparire come un insensato delirio piu' adatto probabilmente a chi sta cercando di smaltire una delusione amorosa con di fianco una bella bottiglia di ottimo Kentucky Strappabudella (cit., 10 euro a chi indovina).
Eppure vi assicuro che per chi, come il sottoscritto, è fra coloro che quando viene registrato l'ultimo out delle World Series si sente dentro una strana sensazione, come se effettivamente gli avessero tolto una parte di se, fa tutto parte della vita quotidiana.
Io personalmente, passo questi mesi di letargo con un vuoto dentro, che la gente comune non puo' capire.
Sui banchi dell'universita', mentre il professore spiega qualche strano concetto economico, o ci spiega la follia del nazismo, o le intuizioni di Baumann, la mia mente ogni tanto decide che è ora di viaggiare. E le scelte sono due: o si va avanti, o si va indietro.
Quando andiamo indietro, che ve lo dico a fare, recentemente mi incazzo come una bestia. Scorrono veloci le amarezze degli ultimi due anni, l'esonero di Randolph, le "prodezze" dei nostri rilievi e cosi' via. Ma, per Giove, sono un amante dello sport! E allora ecco i Red Sox del 2004, l'improbabile ascesa dei Rays e la mitica Gara 5 contro i sopracitati Red Sox, il sogno dei Mets 2006 (e la lista potrebbe andare avanti all'infinito). Se andiamo avanti, a discapito di scaramanzie, gia' mi vedo i Mets che sollevano il Commissioner Trophy nella bolgia del CitiField. Ma non è solo questo. La voce del professore spesso lascia spazio anche a singoli momenti apparentemente insignificanti nell'economia di una stagione da 162 e speriamo piu' partite: un particolare lancio, un fuoricampo, un'espulsione contestata, un momento piacevole...tutto l'insieme delle cose che alla fine ci tengono col fiato sospeso da Aprile a Ottobre (se Dio vuole).
Piu' volte quando mi si chiede quale sia il mio sport preferito, io senza paura dico "Baseball", e gia' so le reazioni (molto spesso idiote) che le persone avranno. Molti mi chiedono come faccio a conciliare le dirette notturne con l'universita', lo studio. Ma a sentirli pare che vado a lavorare in miniera. E' il baseball! E' la mia passione! Ed è un po' come baciare una bella ragazza...vi stanchereste? (cit.) Io no di certo!
Dai, che Aprile è vicino!

giovedì 20 novembre 2008

Offseason: il punto della situazione

L'offseason 2009 della MLB è iniziata da poche settimane e, come al solito, per vedere i primi grossi colpi bisognera' aspettare ancora del tempo. Tempo che non hanno perso pero' i New York Yankees per acquisire dagli White Sox Nick Swisher, in cambio di Betemit e un paio di prospetti. Inoltre, la squadra del Bronx ha presentato un'importante offerta per il migliore free agent sul mercato, il signor CC Sabathia, e sono pronti a fare lo stesso con Derek Lowe e A.J. Burnett. Nel frattempo, i Cubs hanno acquisito Kevin Gregg dai Marlins, dando cosi' l'addio a Kerry Wood. Con ogni probabilita' il nuovo closer dei Cubs sara' Carlos Marmol. Gli A's hanno sorpreso un po' tutti, prendendo Holliday dai Rockies in cambio, fra gli altri, di Huston Street, la cui permanenza a Denver è pero' incerta. Infine, Coco Crisp lascia i Red Sox per accasarsi a Kansas City in cambio del rilievo Ramon Ramirez.

I Mets

In casa Mets ci sono molte cose che bollono in pentola, ma per ora tutto tace. E' stata esercitata l'opzione di Delgado (un anno a 12 milioni di dollari) e rifirmato Tatis per un'altra stagione. E' pero' evidente che queste mosse non bastano a saziare le necessita' di un roster carente soprattutto nella rotazione, nel bullpen e nell'outfield. Andiamo con ordine.
Per quanto riguarda la rotazione dei partenti, per ora sicuri del proprio posto abbiamo Santana, Pelfrey e Maine. Pedro non tornera' (fortunatamente, aggiungo io), El Duque non tornera' e probabilmente neanche Oliver Perez. Chi rimane? Escludendo Sabathia e forse anche Sheets, i Mets possono puntare so Lowe in primis, e in seconda battuta su Burnett. Ci sara' pero' da sconfiggere la concorreza delle due superpotenze della A.L. East, cioe' Yankees e Red Sox, che si stanno preparando per una guerra all'ultima offerta per Derek Lowe. Ci sarebbe anche Randy Johnson, ma non mi fido molto della sua eta'. Inoltre, una volta raggiunte le 300 vittorie, potrebbe perdere le giuste motivazioni. Piu' tragica la situazione nel bullpen. La caccia al closer è aperta (K-Rod o Fuentes i favoriti), mentre il resto dei rilievi dovrebbe, a mio parere, essere scambiato in toto. Forse salverei Duaner Sanchez. Heilman, con grande faccia tosta, ha chiesto uno spot in rotazione, altrimenti la trade. Penso proprio che otterra' una trade, per la gioia di tutti. Infine per quanto riguarda gli esterni, oltre alle solite voci su Ibanez, ultimamente si è fatta avanti l'idea di uno scambio per ottenere il potente Jermaine Dye da Chicago.
Staremo a vedere.
Per oggi è tutto, alla prossima.